Teatini: piccolo ordine, grandi idee/Theatins: small order, great views.

Nato alla metà del XVI secolo dall’azione di un giovane prete vicentino, Gaetano da Thiene, l’ordine teatino è stato il prototipo di quel nuovo tipo di famiglia religiosa, i Chierici Regolari, da cui sarebbero poi nati i Gesuiti, i Barnabiti e i Somaschi. Le loro innovazioni in campo liturgico comportarono anche la nascita delle chiese a navata unica poi perfezionate dagli architetti gesuiti. Ci sono molte chiese teatine in Italia anche se pochissime ormai sono officiate dai membri dell’ordine, che conta oggi solo poche centinaia di membri. 

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In uno dei post precedenti, nel percorso di scoperta dei legami tra arte e ordini religiosi, avevo raccontato lo sviluppo dell’architettura dei frati Predicatori o Domenicani e di come spesso le innovazioni architettoniche nascano da necessità liturgiche. Una storia simile, anche se e molto meno conosciuta, è quella che ci porta alla scoperta del piccolo ordine dei Teatini che ha avuto un’importanza ben superiore nella storia della Chiesa di quanto le sue dimensioni attuali possano far pensare.

Prima di parlare brevemente dei principi dell’Ordine è necessario chiarire l’etimologia del suo nome. I nuovi Chierici Regolari vennero chiamati “Teatini” perché uno dei due padri dell’Ordine, il napoletano Gian Pietro Carafa (1476-1559), era vescovo di Chieti (in latino Teate) e deteneva quindi il titolo di “episcopus theatinus“. Malgrado questa derivazione “nominale” il Carafa, eletto poi papa col nome di Paolo IV (unico tra i fondatori di ordini a salire a questa carica), non fu Il vero fondatore dei Teatini. Il merito di aver costituito questo Ordine, che tanta importanza avrebbe avuto nello sviluppo della vita religiosa, spetta infatti al prete Gaetano Thiene, nato a Vicenza nel 1480, ma attivo specialmente a Roma, a Venezia e Napoli.

Il modesto e schivo Gaetano creò un nuovo tipo di ordine, che, perfezionato poi dalla grande personalità di Ignazio da Loyola, sarebbe diventato lo strumento più idoneo per mettere in pratica i precetti del Concilio di Trento. Alla base della nascita e dello sviluppo di questa innovativa famiglia religiosa c’era soprattutto una vocazione sacerdotale e apostolica, più libera nell’azione rispetto agli antichi ordini religiosi. I Teatini, che vestivano come semplici preti senza segni distintivi, miravano allo costruzione di una “nova devotio“, necessaria a fronteggiare la Riforma luterana, e che comportava una vita raccolta fatta di umiltà, obbedienza, distacco dai beni materiali, carità e soprattutto frequenza dei Sacramenti. Era una spiritualità positiva e ottimista, che si basava sulla serena fiducia in Dio, conciliando “pietas” medievale e “humanitas” rinascimentale senza eccessivi rigori.

Tra i principi che ispirano il nuovo ordine c’erano anche un’intensa attività di studio e approfondimento delle scienze sacre, l’attenzione al nuovo fenomeno della stampa, che li portò a essere i primi ad iniziare un’attività propagandistica affidata ai libelli, ma soprattuto il miglioramento della qualità della liturgia, attuata anche attraverso il recupero della predicazione che era divenuta dal Medioevo esclusiva dei frati degli ordini Mendicanti. Ed è proprio questa scelta a indirizzare la costruzione di chiese a navata unica, sull’esempio di quelle medievali dei Predicatori, dove grande spazio viene dato al pulpito e all’altare mentre si riduce il coro, anche perché la regola dei Chierici Regolari prescriveva una sola preghiera comune, quella notturna, per i confratelli.

I Teatini, a causa del rigore e della particolarità della loro scelta religiosa orientata soprattutto al miglioramento della vita dei sacerdoti piuttosto che ad attività assistenziali o educative come avvenne per gli altri nuovi ordini fondati nella loro scia (Gesuiti, Barnabiti, Somaschi) non sono mai stati numerosi, eppure in molte città italiane si trovano chiese intitolate a san Gaetano o a san Paolo che denunciano un origine legata all’Ordine, che però in gran parte non sono più officiate da padri teatini. Oggi infatti essi sono presenti a Roma, dove si trova la chiesa di riferimento, la bellissima sant’Andrea della Valle (quella dove è anche ambientato il primo atto della Tosca…), che è anche lacasa generalizia dell’ordine. Altri conventi sono a Vicenza (città d’origine del Fondatore) dove però la chiesa è stata completamente ricostruita in stile neoclassico; a Napoli (dove il Santuario di san Gaetano, luogo di morte e sepoltura, è annesso alla chiesa di san Paolo Maggiore) e a Palermo. Molto spesso sono le chiese teatine delle origini, come quella di san’Antonio Abate di Milano a cui si si riferiscono le immagini, a mostrarci gli ambienti di grande effetto scenografico che fanno pensare a liturgie curate e a musiche d’organo: quello era infatti il nucleo del loro progetto architettonico e spirituale.

per informazioni più dettagliate sui Teatini ecco il link ufficiale dell’Ordine:
http://www.padriteatini.it/

C’è stato poi anche un grande architetto teatino, il geniale e fantasioso Guarino Guarini, vissuto alla metà del XVII secolo, che è conosciuto soprattutto per essere il progettista dell’audace Cappella della Sacra Sindone e della chiesa di san Lorenzo a Torino. Teorico, matematico, poeta, fu il continuatore dello spirito innovativo del Borromini di cui in gioventù conobbe a Roma le creazioni come san Carlo alle Quattro Fontane.

Per altri articoli sugli ordini religiosi e arte:

Gesuiti: Sant’Ignazio Roma
Trinitari: San Carlo alle Quattro Fontane, Roma
Somaschi: San Gerolamo, Vercurago
Conventi di Firenze
Abbazie dei Benedettini in Italia
Serviti: Eremo di Monte Senario
Abbazia di Beuron, monaci pittori
Abbazia di Solesmes, canto gregoriano
Abbazia di Maria Laach
Abbazia di Einsiedeln
Abbazie Austriache (parte 1) (parte 2)
Abbazia Chevtogne, Belgio.
San Lazzaro degli Armeni, Venezia

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In the mid-16th century a young priest from Vicenza, Gaetano da Thiene, founded the Theatine Order, the prototype of a new type of religious family that inspired the Jesuits. From their liturgical innovations came the single nave churches later perfected by the Jesuit architects.

In one of my previous posts, I focused my view on the development of the architecture of the Dominican friars and how architectural innovations are often born from liturgical necessities. A similar story leads us to the discovery of the small order of the Theatines.

Before speaking about the Order, it is necessary to explain the etymology of the name. The new Regular Clerics were commonly called “Theatines” because one of the two founders of the Order, the Neapolitan Gian Pietro Carafa (1476-1559), was bishop of Chieti (in Latin Teate) and therefore held the title of “episcopus theatinus”. Despite this “nominal” derivation, the Carafa, later elected Pope with the name of Paul IV (the only one of the founders of orders to rise to this position), was not the true founder of the Theatins. This Order, rather unknown but peculiar in the development of the history of religious life, is a creation of the priest Gaetano Thiene, born in Vicenza in 1480, but active especially in Rome, Venice, and Naples.

Modest Gaetano created a new type of religious family, which, perfected by the great personality of Ignatius of Loyola, became the most suitable instrument to realize the precepts of the Council of Trent. An apostolic vocation was the basis for the birth and development of the Order. The Theatines were voted to build a “nova devotio”, necessary to face the Lutheran Reformation, based on a life of humility, obedience, detachment from material goods, charity, and above all frequency of the Sacraments. A positive and optimistic spirituality,  based on the serene trust in God, reconciling medieval “pietas” and Renaissance “humanitas” without excessive austerity.

The new order aspired to an intense activity of study and deepening of the sacred sciences and to a strong improvement of the quality of the liturgy and preaching that had become since the Middle Ages exclusive to the friars of the Mendicant Orders. This choice inspired the construction of single-nave churches, similar to the medieval churches of the Preachers, where great evidence is given to the pulpit and the altar while the choir is reduced because the rule of the Regular Clerics prescribed a single common prayer, the night prayer, for the priest. Because of the austerity of their religious choice, the Theatines worked more on the improvement of priests’ life rather than on welfare or educational activities as the other “new orders”  (Jesuits, Barnabites, Somaschi).  Today, in Italy, you can find them in Rome, where their church, absolutely to visit, is the beautiful Sant’Andrea Della Valle (where the first act of Tosca is also set…), the general house of the order. Other churches are in Vicenza (the city of origin of the Founder)but have been completely rebuilt in neoclassical style, in Naples (where the Sanctuary of San Gaetano, place of death and burial, is attached to the church of San Paolo Maggiore) and in Palermo. Many former Theatine churches, such as that of Saint Anthony the Abbot of Milan, to which the images of this post refer, are still environments of great scenic effect, imposing and sumptuous, which suggest cured liturgies and organ music. That was the aim of their architectural and spiritual projects.

A great Theatine architect was the brilliant and imaginative Guarino Guarini, who lived in the mid-seventeenth century and is best known for being the designer of the Chapel of the Holy Shroud and the church of San Lorenzo in Turin. Theorist, mathematician, poet, is a follower of theBorromini’s innovative spirit, whose creations he knew in his youth in Rome.

For other articles about religious orders and art see also:
Jesuites: Sant’Ignazio Roma
Trinitarians: San Carlo alle Quattro Fontane, Roma
Somascan: San Gerolamo, Vercurago
Abbazie dei Benedettini in Italia
Servites: Eremo di Monte Senario
Abbey Beuron, monk painters
Abbey Solesmes, gregorian chant
Abbey Maria Laach
Abbey  Einsiedeln
Austrian abbeys (part 1) (part 2)
Abbey Chevtogne, Belgium.
San Lazzaro degli Armeni, Venice

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