Da quando Umberto Eco l’ha trasformata nel vero personaggio principale del suo best seller “Il nome della rosa” la biblioteca abbaziale è entrata nel nostro immaginario come un luogo labirintico, misterioso, pieno di segreti, dove è facile perdersi, non solo fisicamente ma soprattutto mentalmente. Le biblioteche medievali, come quella immaginata da Eco non esistono più. Molte sono state distrutte, smembrate, saccheggiate, vendute ogni volta che un’abbazia cadeva in mano a eserciti in vena di saccheggi, rivoluzionari più o meno ignoranti o iconoclasti, gelidi riformatori o governi “illuminati” .
Durante il XVII e il XVIII secolo però, specialmente nei paesi dell’Europa Centrale nel periodo della cosiddetta Controriforma, assistiamo a un vero e proprio fervore costruttivo e creativo che genera alcuni dei più spettacolari esempi di biblioteca, intesa non solo come luogo funzionale ma anche bello, che oggi si possono ammirare. Il programma di restaurazione religiosa, artistica e culturale intrapreso dai governi dei Paesi cattolici (Impero Austro Ungarico, Regno di Baviera, Polonia, Svizzera Centrale) mette le biblioteche monastiche al centro del proprio percorso. Alcune di queste biblioteche, pur essendo state fisicamente conservate, sono state secolarizzate (quella dell’abbazia di san Gallo in Svizzera su tutte) e quindi sono diventate simili a musei. Io però, come sempre in questo blog , parlo solo di abbazie ancora vive e abitate dai monaci. Per questo i suggerimenti che trovate qui sotto sono riferiti a complessi attivi che si trovano in Austria, Germania, Repubblica Ceca. Le cinque che vedete non sono certamente le uniche. Le ho selezionate perché ciascuna di loro ha un qualcosa di particolare e perché si possono anche unire in un itinerario speciale per bibliofili e non solo, nel cuore dell’Europa. Per chi non è sensibile al fascino dei libri ricordo che tutte queste abbazie hanno anche uno shop ben fornito dove si trovano non solo libri ma anche interessanti offerte di prodotti alimentari e “alcolici”, eleganti caffè e ristoranti che possono essere proposti anche a eventuali partner o amici meno suscettibili al fascino dei libri antichi.
1. Admont, Austria
La Biblioteca di Admont è considerata la più grande al mondo, tra quelle monastiche. Costruita a partire dal 1776 su progetto di Josef Huber, è lunga 70 metri, larga 14 e alta mediamente 12 metri. Divisa in tre sezioni, stupendamente decorate da Joseph Stammel (sculture in legno) e Bartolomeo Altomonte (affreschi sulla volta) raccoglie 150.000 volumi, con un patrimonio dinamico e in continuo aumento, 1400 manoscritti (alcuni risalenti all’VIII secolo) e 900 incunaboli. Ci sono anche quattro porte segrete, camuffate tra i volumi, che permettevano di raggiungere il secondo livello della biblioteca. Provate a scoprirle. Il tutto è piuttosto emozionante, senza dubbio una delle attrazioni imperdibili tra quanto offerto dalle abbazie austriache.

2. Metten, Baviera
Metten è una delle tante abbazie benedettine che si trovano a poca distanza dal Danubio. È un’antica fondazione, dal tono un po’ intellettuale, che aveva uno scriptorium già nel Medioevo e oggi possiede una biblioteca che non è solo un gioiello artistico ma è ancora perfettamente funzionante, con un patrimonio di più di 300.000 volumi. La visita guidata dell’abbazia è l’unico modo per poter ammirare quell’autentica follia decorativa, ampliata e ridisegnata dal 1722 al 1726 ad opera dello scultore Holzinger, del pittore Innozenz Waräthi e dell’ebanista Jakob Schöpf a cui si devono i notevoli contenitori in legno. Pura stravaganza, esagerazione, eccesso, ma che bellezza! Metten è anche “un’abbazia green”, perché ha un vivaio all’avanguardia nelle scelte “bio”.

3 Strahov, Praga
Non so quanti visitatori, tra le migliaia che ogni anno visitano (visitavano?) Praga, si siano addentrati nella splendida abbazia premostratense (non benedettina quindi, ma appartenente a un ordine di canonici agostiniani diffusi specialmente nel centro e nel nord Europa) di Strahov che si trova nel quartiere di Hradçany a poca distanza dal Castello e dalla Cattedrale. Si tratta di uno straordinario contesto di architetture religiose che comprende anche la chiesa di Loreto e, più a monte, l’abbazia benedettina di Brevnov. A Strahov le biblioteche da visitare sono addirittura due: la Sala Teologica barocca (foto sotto), sorta tra il 1671 ed il 1674 e la più sobria Sala Filosofica in stile neoclassico, che risale al 1792. Il patrimonio complessivo è di circa 200.000 mila volumi. Anche questa è una biblioteca attiva.

4 Waldsassen, Baviera
Al confine con la Repubblica Ceca, la grande abbazia cistercense di Waldsassen è una meta imperdibile per gli appassionati del barocco. La Basilica abbaziale, una pregevole creazione dai fratelli Georg e Christoph Dientzenhofer tra il 1648 e il 1691, è decorata all’interno da numerosi artisti tra cui il celebre stuccatore Giovan Battista Carlone e il pittore Jakob Johann Steinfels. Ma, a mio parere, ancor più spettacolare è la sua biblioteca, realizzata tra il 1724 e il 1726, e ornata di stucchi, affreschi ma soprattutto da una serie di telamoni (le figure che reggono la balconata superiore) in legno intagliato ognuno dei quali rappresenta un vizio a cui è dato l’onere di riscattarsi sorreggendo il peso della cultura! Non sarebbe un ottima pena da infliggere a tutti gli arroganti e gli ignoranti che in una biblioteca magari non ci hanno mai messo piede? L’abbazia di Waldsassen, oggi affidata a una vivacissima comunità di monache cistercensi, possiede anche uno dei più eleganti e raffinati alberghi monastici d’Europa. Una vera e propria super foresteria di design con annesso ristorante ricavata da un’ala del chiostro incompiuto. Da provare!

5. Kremsmünster, Austria
Anche la più bella ed elegante tra le abbazia austriache, quella di Kremsmünster (nel cui ginnasio insegnò il grande scrittore Adalbert Stifter) , possiede un’abbazia capace di far sognare i bibliofili sia per il suo aspetto sia per lo straordinario patrimonio! La sala principale, scandita da portali che dividono le quattro diverse sezioni, è lunga 65 metri, accoglie circa 230.000 volumi, tra cui alcuni preziosissimi codici e una raccolta di manoscritti. Tra le biblioteche che vi ho proposto questa è probabilmente quella visivamente più rigorosa anche se il gusto per l’affresco e per il decoro tipico del rococò austriaco ne fa una specie di bomboniera del sapere in cui è bello stare, annusando anche il profumo di legno e libri antichi. Se andate a Kremsmünster, oltre dalla biblioteca, resterete incantati dalla sua fantastica Peschiera, costruita nel 1690 da C.A. Carlone: è un luogo insolito, magico, evocativo, unico nelle abbazie europee, che pare essere più lo sfondo di un dipinto visionario che una scelta funzionale per uno spazio sostanzialmente pratico!

Ho parlato di abbazie austriache in questi due post:
Le Abbazie austriache (parte 1)/Austrian abbeys tour (part.1)
Le abbazie austriache (parte seconda)/Austrian abbeys tour (part 2)
Ho parlato delle abbazie di Praga in questo post:
Bellissimo viaggio nel sapere! La mia preferita dal punto di vista architettonico e quella austriaca: rigore+eleganza!
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Ce ne sono anche di più contemporanee come quella disegnata proprio da Hans van der Laan a Vals o quella dello studio Tscholl a Marienberg in Alto Adige!
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