Nei primi anni del cristianesimo le città del Mondo Antico cambiano volto. Al posto dei templi pagani si erigono i santuari della nuova religione e Milano è una delle prime metropoli dell’Occidente a diventare cristiana. Ambrogio, il vero padre della chiesa milanese, ordina la costruzione di quattro basiliche edificate in posizione strategica, fuori dalla cinta di mura della città romana, proprio per sottolineare questa nuova identità di città cristiana. Queste quattro “proto basiliche” esistono ancora anche se non sempre hanno mantenuto le forme delle origini. Scopriamole insieme percorrendo un piacevole itinerario pedonale.
Basilica Apostolorum, oggi san Nazaro in Brolo. Si trova a poca distanza dall’Università Statale e si affaccia su corso di Porta Romana, l’antica Via Porticata. Accoglieva un tempo reliquie degli Apostoli, oltre che il sepolcro di san Nazaro da cui deriva la sua attuale denominazione. Il suo aspetto risente dei numerosi interventi di ristrutturazioni avvenuti in epoche successive tra cui spicca la monumentale “Cappella Trivulzio” , progettata nel 1512 del Bramantino, e che costituisce uno dei più importanti esempi di arte rinascimentale a Milano. Nella chiesa, che conserva interessanti opere d’arte di varie epoche, sopravvivono ancora tracce della struttura originaria. Da una scala, che scende dal transetto destro, si possono visitare anche gli scavi delle fondazioni originali.

Basilica Virginum, oggi san Simpliciano. In un angolo tranquillo, incuneato tra corso Garibaldi e il Quartiere di Brera, san Simpliciano, i cui chiostri sono oggi occupati dalla Facoltà Teologica Interregionale, prende il nome dal vescovo che succedette ad Ambrogio. Era stato proprio il patrono di Milano a fondarla nel IV secolo sull’area di un antico cimitero pagano. Malgrado i notevoli interventi recenti che hanno cercato di restituire alla chiesa quell’aspetto romanico che aveva perso col passare dei secoli, san Simpliciano rimane una delle più belle e austere chiese milanesi, un angolo di silenzio nel crocevia di locali e luoghi di ritrovo che animano i quartieri che la circondano.

Basilica Martyrum, oggi sant’Ambrogio. Una delle più belle e visitate chiese di Milano, dedicata al patrono della città. Fondata nel 379 sul sepolcro dei SS. Gervaso e Protaso, ospitò, a partire dal 397, anche le spoglie di sant’Ambrogio. Divenuta monastero benedettino fu però completamente rifatta in epoca romanica e poi ancora in epoche successive riuscendo però a mantenere sempre un grande fascino. Preceduta da un vasto atrio, ha interno a tre navate. Il luogo più significativo è però la Cripta dove si trova l’Arca dei Patroni con i corpi di Gervasio, Protasio e Ambrogio. Altro ambiente da non perdere è quello del Sacello di san Vittore in Ciel d’Oro dove si conservano mosaici del V secolo.

Basilica di San Lorenzo. La quarta basilica di questo ideale anello progettato da sant’Ambrogio e che circondava le mura della Milano romana è quella di san Lorenzo Maggiore, uno dei principali monumenti superstiti della Milano Romana. Preceduta dalle famose “colonne”, la chiesa a pianta centrale, edificata tra la fine del IV secolo sulla strada che portava a Pavia, era uno dei più grandi edifici della cristianità. All’edifico principale se ne addossano altri, sempre a pianta centrale, tra cui la celebre cappella di sant’Aquilino (ingresso a pagamento), uno dei pochi edifici pervenuti intatti dal IV secolo ricoperta di mosaici originali.

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