Abbazia di Maredsous, non solo birra! Maredsous Abbey, not just a brewery!

L’abbazia benedettina di Maredsous, in Belgio, possiede una della più celebrate “brasserie” monastiche d’Europa e le sue birre ad alta gradazione si accoppiano agli altrettanto celebri e saporiti formaggi. Un grande e moderno edificio adiacente al complesso religioso è stato trasformato in un vero centro di degustazione e di acquisto in grado di servire dai semplici spuntini di “frites et fromage” a ricchi pasti completi. In tutto questo affannarsi di turisti “birraioli” e degustatori, i grandiosi edifici abbaziali finiscono purtroppo per avere spesso solo una funzione di splendida quinta, difesa da spazi e silenzi legittimamente impenetrabili.

Le torri gotiche di Maredsous appaiono all’improvviso risalendo la pittoresca valletta della Molignee. E’ una visione affascinante, che giunge a al termine di strada dal grande valore paesaggistico e che il costruttore, il barone-architetto Béthune, volle edificare in uno spettacolare stile neo-gotico. L’approccio a Maredsous è assai emozionante e poco importa che questo mistico angolo di Vallonia sia meta nei giorni festivi di migliaia di turisti che giungono qui con ogni mezzo attratti più dai suoi valori profani che da quelli sacri!

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The church’s facade. ph. Ad Meskens.

Fondata nel 1872 dai monaci tedeschi venuti da Beuron (vedi link), l’abbazia crebbe in poco tempo di importanza tanto da divenire a sua volta casa madre di una Congregazione benedettina (quella Belga o dell’Annunciazione). C’è del prodigioso nell’affermazione di questa giovane fondazione che in poco più di cento anni diviene uno dei poli trainanti della spiritualità benedettina nel nord Europa: merito soprattutto dei due grandi abati Hildebrand de Hemptine e l’irlandese dom Columba Marmion. Non si può parlare di Maredsous senza spendere qualche riga nel ricordo della figura di dom Columba Marmion, una delle più importanti personalità dell’ordine benedettino del XX secolo. Terzo abate di Maredsous, mori nel 1923 in odore di santità e fu autore di testi di grande valore spirituale oltre che artefice della rinascita monastica nel paese che ebbe proprio in questa abbazia il suo centro propulsore. Sepolto nella Cappella di san Gregorio, all’interno della chiesa lunga 76 metri e di gradevole atmosfera neogotica, è fatto oggetto ancor oggi di venerazione. Si deve quindi soprattutto a questi due abati se Maredsous è stato per tutto il secolo un importante centro di studi liturgici e di cultura monastica, prerogative che conserva anche oggi.
Gran parte degli edifici abbaziali ospita un collegio e l’abbazia è promotrice di inziative artistiche e culturali di vario respiro a dimostrazione di come la ricerca continua di nuove vie di interazione con la comunità sia sempre una delle prerogative dello spirito di Mardesous. Dietro quelle impenetrabili mura, ornate di fregi dal gusto fiammingo, ferve dunque una comunità numerosa ma anche aperta al dialogo e al confronto malgrado questa necessaria tutela della propria monastica riservatezza.

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L’intero complesso, edificato nel 1888, appare come un bell’esempio di architettura monastica neogotica. Il barone Jean Béthune lo edificò ispirandosi a una moda che trovava in Inghilterra i suoi grandi maestri e in particolare l’architetto Pugin, edificatore di gran parte delle abbazie britanniche attuali. La chiesa dalle due torri gemelle che ne serrano la facciata, è affiancata da una serie di edifici dalla massa compatta con severa decorazione in stile.

Per maggiori informazioni sull’abbazia ecco tre link:
per informazioni storiche e religiose: Abbaye de Maredsous
Per informazioni turistiche: Maredsous Tourisme
Per la birreria: maredsousbieres

Scansione bis
The old gate of the Abbey of Maredsous

Passeggiata a Marederet, la gemella femminile/A walk to Maredret the twin abbey for nuns

Da Maredsous si raggiungono con una piacevole passeggiata a piedi tra i boschi di conifere le abbazie femminili di Maredret (15 minuti) ed Ermeton sur Biert (45 min).
La nascita di Maredret, avvenuta alla fine del XIX secolo, è una conseguenza del rinnovato clima di fervore religioso che si diffuse in Belgio in quel periodo e che ha proprio in Maredsous il suo episodio principale. La vicinanza tra Maredret e Maredsous non è quindi solo fisica, dal momento che le guglie neogotiche delle loro chiese si guardano al di sopra delle cime degli alberi della fitta foresta che copre questa regione, ma soprattutto spirituale. La fondatrice di Maredret, madre Cècile de Hemptine, era infatti sorella del secondo abate di Maredsous e ne condivideva i sentimenti di restaurazione di una solida vita contemplativa. Circondata da un bel giardino cintato, anche questa abbazia ha un severo aspetto neogotico, meno monumentale di quello della vicina abbazia maschile, ma sicuramente più protetto dall’invadenza turistica. Vi si trova anche un piccolo negozio di artigianato monastico.

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