Mumbai è una città enorme e come tutte le città indiane soffre di problemi di sovraffollamento e di contraddizioni resi ancora più evidenti dall’edificazione di grattacieli audaci ed edifici di lusso che convivono con vecchi quartieri coloniali, piccoli “villaggi” cittadini e luoghi di culto antichissimi. Vero emblema di queste contraddizioni è il quartiere di Malabar Hills dove, accanto alle sfarzose dimore dei miliardari, si trovano ancora angoli che sembrano appartenere a un villaggio indiano come quello che si trova attorno al sacro bacino di Banganga, uno dei luoghi di culto più importanti della metropoli indiana che, secondo la tradizione locale, si trova al centro del mondo! Come mai? Scopriamolo in questo breve viaggio fotografico (tutte le foto sono di Maria Lecis).
Mumbai is a huge city and like all Indian cities is overcrowded and contradictory. Skyscrapers and luxury buildings stand near old colonial neighborhoods, small “villages” and ancient worship sites. In Malabar Hills district, next to the sumptuous homes of billionaires, you can still discover corners that seem to belong to an Indian village like the one around the sacred Banganga Thank, one of the most important shrine in the Indian metropolis that, according to local tradition, seems to be at the center of the world! What? Let’s find out in this short photographic journey (all the photos are by Maria Lecis).
La tradizione vuole che il dio Rama, alla ricerca della sposa Sita che gli era stata rapita dal demone Ravana, facesse, nel suo viaggio che lo avrebbe condotto a Lanka (oggi Sri Lanka/Ceylon) dove avrebbe scatenato una cosmica battaglia di liberazione descritta nel Ramayana, uno dei principali poemi epici indiani, alcune tappe. Giunto in questa parte di India ed essendo assetato chiese dell’acqua al fratello Lakshmana che scagliò una delle sue prodigiose frecce. Conficcatasi nel terreno ne avrebbe fatto sgorgare acqua prodigiosa che dovrebbe essere addirittura collegata a quella del Gange (da cui il nome: Ban= freccia e Ganga= Gange). Questa freccia divina, oggi un semplice palo che emerge dal centro del bacino di Banganga, sarebbe però per i devoti di Mumbai anche il centro della terra nonché un luogo di straordinario potere spirituale proprio perché la sua acqua è la medesima che scorre nel sacro Gange lontano in realtà migliaia di chilometri da qui.
According to a local legend the god Rama, searching his bride Sita who had been kidnapped by the demon Ravana, rested here on his journey to Lanka (now Sri Lanka / Ceylon) where he would unleash the cosmic battle described in Ramayana, one of the main Indian epic poems. He was thirsty so he asked his brother Lakshmana for water: who shot his prodigious arrows.in the ground and a prodigious water that should even be connected to that of the Ganges (from which the name: Ban = arrow and Ganga = Ganges) came out. This divine arrow, today a simple pole in the center of the Banganga Thank, would be for the devotees of Mumbai, however, also the center of the earth and a place of extraordinary spiritual power precisely because its water is the same that flows in the sacred Ganges far away thousands of miles from here.
I grattacieli di Malabar Hill sembrano guardare da lontano lo specchio d’acqua silenzioso di Banganga. È il giorno successivo alla festa di Divali e sulle scalinate che portano allo stagno ci sono ancora pochi fedeli.
The skyscrapers of Malabar Hill seem to look from afar at the silent stretch of water of Banganga. It’s the day after Divali’s feast and there are still few believers on the steps leading to the thank.
Una strada, su cui si affacciano semplici case e numerosi piccoli templi che fanno pensare più a a un villaggio che a un quartiere di una metropoli, circonda l’intero stagno, ponendosi come un percorso di devozione che i pellegrini compiono prima di immergersi nelle sacre acque del bacino.
Overlooked by simple houses and small temples a narrow road runs all around the thank and you may believe to walk through a small Indian village. You cant’ hardly believe that this simple path of devotion, that pilgrims make before plunging into the sacred waters, is just in the middle of a wealthy district of Mumbai.
Come sempre in India sono i colori a rendere particolare ogni angolo, ne è un esempio questa porta d’ingresso a uno dei templi che circondano il bacino. L’occhio viene attirato dai dettaglio, l’olfatto dai profumi di cibo e di incensi, l’udito dal suono delle campane e dalle grida dei bambini che si immergono nell’acqua. Una vera esperienza sensoriale.
As always happens in India colors make every corner special, as in the entrance door to one of the temples surrounding the thank. Catching details, scents of food and incense, sound of bells, cries of the children plunging into the water: every moment become a true sensory experience.
Con la tipica leggerezza indiana anche la fonte sacra da cui sgorga l’acqua “del Gange” diviene un luogo estremamente pratico e privo di ogni sussiego o riverenza. Qui sotto vediamo due bramini che ricevono il getto benefico dell’acqua mentre dei bambini attendono il loro turno per utilizzarlo semplicemente come un modo per bagnarsi e divertirsi.
With typical Indian lightness, even the sacred spring from which the “Ganges” water emerge becomes a place of amusement. Two brahmins receive the beneficial stream of water while children wait to use it as a simple way to have fun (below).
Per le donne indiane, come quelle che vengono a bagnarsi a Banganga, l’acqua, anche se sacra, ha sempre una funzione igienica e purificatrice, non solo in senso spirituale: c’è chi nella fonte si fa uno shampoo e c’è chi vi si immerge completamente vestita di sari multicolori.
For the women who come to bath at Banganga, water, even if sacred, has always hygienic and purifying function: some make a shampoo, others immerse themselves completely dressed in multicolored saris.
Poi, con abilità incredibile e altrettanta semplicità, trovano sempre un angolino per cambiarsi completamente gli indumenti…
Then, with incredible skill and simplicity, they always find a corner to change their clothes..
Il bacino sacro è quindi contemporaneamente un luogo di abluzioni, un luogo dove compiere atti di igiene, una piscina per i bambini del quartiere…
The sacred basin is simultaneously a place of ablutions, a place where to perform acts of hygiene, a swimming pool for children…
… un luogo dove stendere i panni ad asciugare...
…. a place to spread the clothes to dry …..
…. ma anche, naturalmente un luogo dove compiere la sacra puja, il rito tipico del bramino, con recita di preghiere ed offerte di fiori e cibi alla divinità. Essendo originate dal divino Gange le acque del bacino sono considerate un’emanazione del divino.
…. a place where to perform the sacred puja, the daily rite of the Brahmin, with prayers chanting and flowers and food offering to the divinity. Coming from the holy Ganges the water is here considered an emanation of the divine.
Seduto in un angolo discreto di un tempio che domina il bacino, ho modo di osservare il succedersi delle azioni, dei riti, della vita attorno a uno dei luoghi più sacri della città di Mumbai.
Sitting in a hidden corner of a small temple overlooking the thank, I can observe actions, rituals, daily life around one of the most sacred sites of Mumbai.
Il tempo passato attorno al bacino sembra dilatarsi e lo sguardo corre da un angolo all’altro. Il vecchio che, armato di un semplice scopetto di saggina, percorre con pazienza tutti i gradini spazzando i rifiuti ed accumulandoli, è una visione ipnotica che ti spinge a osservare ogni suo gesto confrontandolo con la razionalità che noi attribuiamo a ogni azione e con il desiderio inconscio di intervenire per dare suggerimenti migliorativi sulla prassi.
The time around the basin seems to expand and the gaze runs… The old man who, armed with a simple broom, patiently walks all the steps sweeping the waste and accumulating it is a hypnotic vision: you can’t avoid judging every gesture and evaluating it with the rationality we’re used to attribute to every action.
Visioni di Banganga, un luogo dove si riassumono colori, azioni, contraddizioni, semplici gesti per noi inspiegabili, antichi riti, odori, canti, il tutto mentre inaccessibili grattacieli abitati da ricchissimi indiani vegliano su questo angolo di spiritualità. That’s India dopo tutto!!
Visions of Banganga, a place where you can enjoy colors, actions, contradictions, ancient rituals, smells, songs…. in the meanwhile inaccessible skyscrapers inhabited by rich Indians watch over this corner of spirituality. That’s India after all!