Il Punjab, ricca e fertile regione, attualmente divisa tra India e Pakistan, è la culla del mondo sikh, che qui ebbe origine e qui conserva buona parte dei suoi luoghi sacri, a partire dalla città santa di Amritsar. Ma i Gurdwara, i templi di questa religione, sono anche luoghi di luce, musica e acqua. Ve ne offro una sintesi legata al viaggio Punjab la terra sacra dei Sikh, che trovate nella sezione Viaggi dello Spirito del catalogo La Compagnia del Relax.
Khalsa è una parola chiave per capire l’universo Sikh. La Khalsa è la comunità, è un ordine religioso militare con scopi difensivi, è la via perfetta del devoto che si incarna nelle famose cinque “K”, i simboli sacri che indicano la fedeltà ai principi della comunità e l’uguaglianza tra i fedeli. Kanga, il pettine, Kara il braccialetto, Kacch l’indumento intimo bianca simbolo di castità, Kirpan il pugnale, Kesh i peli del corpo e i capelli che non dovrebbero mai essere tagliati come segno dell’accettazione della volontà di Dio. Nelle vicinanze di Anadpur Sahib, è stato recentemente costruito un modernissimo museo che racconta in modo anche spettacolare le vicende dei Sikh, le storie dei Dieci Guru, curiosità, leggende e miracoli. Da non perdere.

Una delle particolarità della religione Sikh è la devozione a un Libro Sacro, il Guru Granth Sahib Ji, il “guru perenne” designato dal decimo e ultimo guru vivente della catena come proprio erede. Contiene tutta la sapienza, la teoria e la poesia espressa dai dieci guru. Nei templi sikh le sue strofe vengono cantate in continuazione da musici con armonium e percussioni: il suo ascolto e la sua condivisione sono il momento principale di ogni visita al tempio.

Molti (ma non tutti) i templi sikh hanno al loro interno un bacino sacro detto sarovar. I devoti vi si immergono in aree separate per uomini e donne. L’acqua è da intendersi come sacra e come tale capace di poteri purificatori e terapeutici. Il più famoso è quello su cui si trova il Tempio d’Oro ad Amritsar, chiamato Lago dell’Immortalità, il più grande quello adiacente al gurdwara di Taran Taran.

Accanto a ogni tempio si trova un pennone, detto Nishan Sahib, a cui vengono avvolti drappi color zafferano offerti dai devoti. La bandiera sikh, triangolare, è sia un simbolo, tale infatti è il significato di Nishan, sia uno strumento di devozione.

Fierezza, lealtà, spirito di sacrificio, hanno sempre fatto dei sikh dei soldati ideali e ancora oggi non è raro vedere un uomo con turbante vestire un’uniforme in India. La khalsa stessa fu fondata dal decimo guru come strumento di difesa armata nei confronti dell’aggressivo regime musulmano dei moghul.

L’accesso ai Gurdwara (le Porte dei Guru), è rigorosamente disciplinato: non si possono indossare calzature, bisogna passare attraverso dei simbolici canali per purificare i piedi e si deve sempre indossare un turbante, sostituito per i non sikh o per i sikh meno osservanti da una bandana. Come nei luoghi santi islamici alle donne è richiesto di coprirsi il capo.

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