Maria Bistrica, il Santuario Nazionale Croato/Maria Bistrica the National Croatian Shrine

Il villaggio di Maria Bistrica, a 50 chilometri a nord est della capitale Zagabria, si raccoglie attorno al grande santuario mariano, il principale della Croazia, e alla sua venerata Madonna Nera. È un luogo tranquillo, con gli edifici religiosi raccolti attorno alla chiesa che svetta con il suo campanile dalla guglia rivestita in piastrelle colorate, dall’alto di una piccola collina. Il complesso non ha particolari valori artistici ma esprime serenità ed è uno dei simboli della profonda devozione mariana che contraddistingue il popolo croato.

The village of Maria Bistrica, 50 km northeast of the capital Zagreb, gathers around the large Marian shrine, Croatia’s main one, and its venerated Black Madonna. It is a quiet place, with the buildings clustered around the church, which soars with its colorful tiled belfry from the top of a small hill. The compound has no special artistic significance but it expresses peace of mind and is one of the symbols of the deep Marian devotion that marks the Croatian people.

The Basilica overlooks the small village’s square. Ph. Sisa Lecis/citypilgrimblog.

La donna, elegante e di bell’aspetto, è vestita in modo ricercato. Si alza dalla sedia su cui era rimasta silenziosa dopo la fine della messa e si avvia verso l’altare dove si trova la venerata immagine della Madonna Nera.
Apparentemente non la degna di uno sguardo poi, improvvisamente, scivola sulle ginocchia e, tenendo le mani giunte al petto, inizia a procedere strisciando sul pavimento seguendo il percorso che altri pellegrini stanno compiendo alle spalle dell’altare.
La circumambulazione è una pratica di devozione dinamica comune a molte tradizioni religiose, in particolare al buddismo dove è sempre molto praticata, ma non è più così frequente vederla in un santuario cattolico. Rimango quindi sorpreso da questo gesto e guardo con una certa ammirazione la donna che avanza lentamente sulle ginocchia, superata dagli altri pellegrini che non la degnano di uno sguardo, concentrati come sono sulle proprie preghiere.
La guarda invece con attenzione una ragazza che si è unita al flusso, avrà vent’anni e anch’essa, come la donna inginocchiata, veste con cura con dettagli modaioli. Quando, dopo aver compiuto anch’essa il primo giro, si appresta a rimettersi in movimento (il numero di giri dipende dalla devozione di ciascuno e può anche essere sincronizzato alla recita del Rosario) la ragazza ha un attimo di esitazione. Si guarda attorno e poi si lascia anch’essa cadere iniziando il suo secondo giro avanzando sulle ginocchia.

An elegant, good-looking woman is dressed in a sophisticated manner. She rises from the seat where she had remained silent after the mass was over and walks to the altar where the venerated image of the Black Madonna stands.
Apparently not deserving her a glance, she suddenly slips onto her knees and, holding her hands joined to her chest, begins to crawl across the floor following the path that other pilgrims are pursuing behind the altar.
Circumambulation is a dynamic devotional practice common to many religious traditions, particularly Buddhism where it is always much practiced, but it is not so common to find it in a Catholic shrine. I am surprised by this gesture and observe with a certain admiration the woman advancing slowly on her knees, overtaken by the other pilgrims who do not dignify her with a glance, focused on their own prayers.
A girl who has joined the stream, on the other hand, looks at her attentively. She is in her early twenties and, like the kneeling woman, also dresses with fashionable details. Once she has completed her first lap, she is preparing to start moving again (the number of laps depends on each person’s devotion and can also be synchronized with the recitation of the Rosary) the girl has a moment’s hesitation. She looks around and then also lets herself fall, beginning her second lap by advancing on her knees.

The circular aisle runs all around the church. Ph. Sisa Lecis/citypilgrimblog.

In un affascinante corridoio circolare, che corre tutt’attorno alla chiesa, dei sacerdoti siedono su panche di legno e sedie disposte tra le colonne in attesa di fedeli da confessare. Ce ne sono pochi perché si è appena conclusa una funzione. Gli altoparlanti, disposti in tutto il villaggio e che permettono di seguire le messe da ogni punto, diffondono ancora i canti finali mentre i fedeli che sono riusciti a trovare posto all’interno della chiesa, che non è grandissima, si uniscono a quelli altrettanto numerosi, che hanno seguito la celebrazione all’aperto sul sagrato.
Maria Bistrica è un posto strano che a me ha ricordato, nell’atmosfera, il grande santuario polacco di Czestokowa, anch’esso in cima a una collina, anch’esso circondato da edifici religiosi, anch’esso simbolo di una nazione profondamente cattolica. Le sue dimensioni sono molto più ridotte, se ci limitiamo alla parte edificata, perché Czestochowa ha ben altra imponenza, ma basta percorrere una piccola e ripida strada affiancata da negozi che vendono articoli di devozione, per ritrovarsi davanti a un enorme spazio aperto con un altare: è il luogo delle grandi adunate che si riempie di pellegrini durante le principali celebrazioni dell’anno.

In a charming circular aisle running all around the church, some priests sit on wooden benches and chairs arranged between the pillars waiting for the faithful to be heard in confession. There are few of them because a service has just ended. The loudspeakers placed throughout the village, which enables the Mass to be followed from everywhere, are still spreading the final hymns as the faithful who have succeeded in finding a place inside the church, which is not very spacious, join the many who followed the celebration outdoors on the esplanade.
Maria Bistrica is a strange place that reminded me, in its atmosphere, somewhat of the huge Polish shrine of Czestochowa, also on a hilltop, also surrounded by religious buildings, also a symbol of a deeply Catholic nation. Its size is much smaller, if we only look at the built-up part, as Czestochowa has quite a different grandeur, but it is enough to walk down a small, steep street flanked by shops selling devotional articles, to find an enormous open space with an altar: it is the place of great gatherings that fills up with pilgrims during the main celebrations of the year.

Alle spalle di questa grande arena, che io trovo deserta mentre la attraverso in una sera estiva, si innalza una piccola collina dove si inerpica una Via Crucis, in realtà molto agevole da percorrere, scandita da gruppi di sculture imponenti.

Behind this large arena, I find empty as I walk through it on a summer’s evening, rises a small hill where a Via Crucis, actually very easy to walk and marked by groups of massive sculptures, climbs.

The rear of the church and the large square saw from the Via Crucis hill. ph. Sisa Lecis/citypilgrimblog

Il santuario non è molto antico al confronto di molti suoi omologhi europei. Le sue origini risalgono infatti al 1684 quando venne miracolosamente rinvenuta la statua gotica in legno della Madonna, di origine medievale, che era stata rinchiusa in un nascondiglio segreto all’epoca delle incursioni dei turchi. Il culto per la statua crebbe, parallelamente alla crescita delle sue capacità taumaturgiche, che portarono a numerosi successivi ampliamenti. Nel 1715 venne eletta come Santuario Nazionale, diventando meta di sempre più affollati pellegrinaggi.
L’aspetto attuale, di stile neo rinascimentale; è dovuto all’architetto tedesco Schmidt che rifece l’intero complesso nei primi anni del Novecento.

The shrine is not so old as compared to its European equivalents. Its origins date back to 1684 when a Gothic wooden statue of the Virgin Mary of medieval origin, which had been locked away in a secret hiding place at the time of Turkish incursions, was miraculously found. The veneration for the statue increased together with the growth of its thaumaturgical abilities, leading to numerous subsequent extensions. In 1715 it was designated as the National Shrine, making it the destination of increasingly crowded pilgrimages.
Its current Neo-Renaissance appearance is due to the German architect Schmidt, who redesigned the entire complex in the early 20th century.

Ph. Sisa Lecis/citypilgrimblog.

L’impressione che ricavo dalla visita di questo luogo è che sia scisso in due parti: da un lato il nucleo storico raccolto attorno alla basilica che si affaccia su una piccola piazza animata da qualche locale pubblico, dall’altro la grande espansione moderna, pensata per accogliere le masse di pellegrini che, come tutte le aree di questo tipo nel mondo, può essere apprezzata solo durante le funzioni.

The feeling I get from visiting this place is that it is divided into separate parts: on one side, the historical nucleus gathered around the basilica overlooking a small square animated by a few bars and restaurants; on the other, the large modern addition, designed to receive the masses of pilgrims, which, like all areas of this kind in the world, can only be appreciated during mass services.

During holidays, and particularly on 15 August, the Shrine is visited by masses of pilgrims from all over Croatia.
Ph. Sisa Lecis/citypilgrimblog.

Del cambiamento mi accorgo il mattino dopo la mia prima visita. Mi sono fermato per la notte perchè a Maria Bistrica ci sono numerose opportunità di pernottamento che vanno dalle camere in case private a un grande complesso con tanto di spa.
È domenica e, fin dal primo mattino, le strade che avevo visto silenziose il giorno prima si popolano di pellegrini che uniscono la possibilità di assistere alle messe nel santuario a quella di trascorrere la giornata nel verde. La zona è famosa anche per i suoi vini e per una certa tradizione gastronomica e il binomio, si sa, funziona ovunque.
Lunghe colonne di auto si formano sulla stretta strada che conduce al centro e improvvisati parcheggiatori emergono da cortili privati invitando gli automobilisti a lasciare la vettura dietro pagamento. Questa è Maria Bistrica nei giorni festivi e l’affluenza raggiunge il culmine il 15 agosto quando la grande piazza fatica a contenere i pellegrini che vi giungono per asssistere alla celebrazione dell’Assunta, la principale festa del Santuario.

I realize something has changed the morning after my first visit. I have decided to overnight because in Maria Bistrica there are numerous opportunities to accommodate me, ranging from rooms in private houses to a large complex with a spa.
Today is Sunday and since early morning the streets I had seen quiet the previous day are bustling with pilgrims who enjoy the opportunity to attend mass in the sanctuary and spend a day in the countryside. The area is also renowned for its vineyards and a particular gastronomic reputation, and this combination, as we know, is a winner everywhere.
Lines of cars queue up on the narrow road leading to the center and improvised valet parkers emerge from private courtyards inviting drivers to leave their cars for a fee. This is Maria Bistrica on festive days, and the attendance reaches its peak on 15 August when the large square can hardly contain the pilgrims who arrive there to attend the celebration of the Assumption, the shrine’s major festival.

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