Le abbazie dell’arco alpino sono luoghi affascinanti. Soste strategiche sulle vie di pellegrinaggio, fungevano al tempo stesso da ospizio, ospedale, scuola, rifugio. Dovendo badare anche alla propria sussistenza, hanno sviluppato col passare del tempo grandi capacità nella gestione oculata delle terre, nella bonifica, nell’ottimizzazione delle risorse. Per questo, oltre a isole di silenzio e preghiera, i monasteri alpini sono spesso raffinati produttori di vini, formaggi, distillati. Questo itinerario, che si snoda tra Alto Adige e Canton Grigioni, in Svizzera, ci porta alla scoperta di alcuni luoghi che, oltre a una grande passato e alla presenza di comunità religiose vive, uniscono un’interessante produzione di vini e altri prodotti naturali. Con un tocco di design contemporaneo.
ABBAZIA DI MURI GRIES A BOLZANO
Il punto di partenza dell’itinerario è Bolzano. Qui, nel sobborgo di Gries, si trova l’abbazia di Muri Gries. Il prefisso Muri segnala come questa sia la “continuazione” di un’antica abbazia svizzera, non lontana da Lucerna, la cui comunità si trasferì, in seguito a delle leggi locali di soppressione, in questo edificio abitato precedentemente da una comunità di canonici regolari austriaci. Per questo motivo la sua comunità appartiene ancora oggi alla Congregazione Svizzera della famiglia benedettina. L’abbazia è conosciuta per la sua ‘eccellente produzione vinicola. Dal vigneto Klosterlanger vengono un notevole lagrein, un eccellente pinot (bianco e nero), il silvaner e lo chardonnay. Una tappa all’enoteca per degustare i vini va però abbinata alla visita alla chiesa conventuale, un bell’esempio di rococò nello stile tipico delle fondazioni austriache e svizzere. La decorazione, opera del pittore Knoller, ha la festosa grazia propria dei maestri di area tedesca del XVII secolo.

ABBAZIA DI NOVACELLA, VARNA DI BRESSANONE
Gli amanti del vino non possono esimersi da una visita alla più famosa produttrice dell’Alto Adige: la grande e bella abbazia dei canonici agostiniani di Novacella, che sorge poco più a nord, presso Bressanone e a cui abbiamo dedicato un post che potete leggere qui. Da Novacella, salendo ancora più a nord, si raggiunge il borgo di Chiusa (Klausen) uno dei più belli dell’Alto Adige. Dal centro del paese, solo i camminatori possono raggiungere, con un’ascesa di un’ora circa, l’affascinante monastero benedettino femminile di Sabiona (Saben) che ha una minuscola ma eccellente produzione di vino bianco. Il momento migliore per assaggiarlo è il un festival che si tiene ogni anno in primavera (prossima edizione 28 maggio/6giugno 2021). La degustazione non implica in questo caso la fatica dell’ascesa ma la bellezza del complesso la consiglia senz’altro!

ABBAZIA DI MONTE MARIA/MARIENBERG, MALLES
Tornati a Bolzano ci si dirige a nord ovest risalendo la val Venosta. Qui ,a presidio della via che conduce al passo di Resia, presso la bella cittadina di Malles, sorge, bianca tra i boschi, l’abbazia di Marienberg (o Monte Maria) che è la più “alta” in Europa (1333 metri slm). L’abbazia ha portato a termine di recente un coraggioso ma convincente intervento di restauro “contaminato”, affiancando alla presenza di spazi antichi (la chiesa inferiore conserva notevoli affreschi alto medievali) sapienti interventi di architettura contemporanea nella biblioteca, nel cortile, nell’affascinante bistrot e nella foresteria trasformata in un piacevole ostello.
MONASTERO DI SAN GIOVANNI A MÜSTAIR
La val Monastero (Müstair), che si stacca dalla val Venosta entrando in territorio svizzero, prende il nome dall’antico e artisticamente pregevole monastero femminile di san Giovanni che si trova nel villaggio eponimo di Müstair. Dichiarato patrimonio UNESCO, il monastero conserva affreschi considerati tra i più importanti in Europa di epoca carolingia. Le monache, che gestiscono una piccola ma efficiente foresteria, producono dei biscotti artigianali tra cui spiccano quelli… per calmare i nervi. Ingredienti rigorosamente segreti!
ABBAZIA DI DIESENTIS
Finiamo il nostro itinerario in questa piccola parte di Alpi con una visita a un altro glorioso monastero benedettino svizzero che sorge a dominio di una valle all’incontro tra due storiche strade alpine che conducono rispettivamente al passo del Lukmainer (Lucomagno) e dell’Oberalp: l’abbazia di Diesentis. Chiunque abbia compiuto l’itinerario con il trenino rosso che collega Andermatt a Sankt Moritz ricorderà di certo questa bianca e svettante costruzione tardo barocca con i suoi due campanili. Anche Diesentis ha ristrutturato recentemente i propri spazi dedicati all’ospitalità con uno spirito simile a quello di Monte Maria facendone, grazie all’intervento di architetti, dei luoghi molto cool e di grande fascino.
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